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Pugilato

WSB, Mangiacapre non basta

apr

05

2014

La franchigia azzurra Italia Thunder esce di scena nei Quarti delle World Series of Boxing: un verdetto già scritto dopo il pesante 0-5 maturato a favore dei Baku Fires nel confronto di andata a Guba – che aveva visto il nostro Clemente Russo soccombere al massimo locale Abdulkadir Abdullayev per un colpo al fegato – e solo parzialmente rimontato nel ritorno a Campione d’Italia, dove Vincenzo Mangiacapre ha contribuito al 4-1 finale della squadra italiana battendo Mahamed Nurudzinau (già campione europeo) con giudizio unanime.

 

E così l’aritmetica ha avuto ragione del coraggio dei pugili di Italia Thunder: lo 0-5 subito in Azerbaijan il 29 marzo era quasi impossibile da rimontare, il 4-1 costruito con i match del ritorno a Campione d’Italia (5 aprile) ha reso soltanto un po’ meno amara l’eliminazione dal circuito iridato a squadre.

A Guba ha pesato anche il KO inflitto a Clemente Russo da Abdullayev: un improvviso colpo al fegato, di quelli che non lasciano scampo, già alla prima ripresa. Chi ha esperienza del ring sa che, in questi casi, non c’è forza di volontà che tenga: anche il bicampione del mondo è stato costretto ad arrendersi.

Con un netto 3-0 (49-46, 48-47, 49-46) ai danni dell’ex oro continentale Nurudzinau, l’altro campione della Polizia Penitenziaria Vincenzo Mangiacapre ha fatto la sua parte nel match di ritorno: ma, come detto, gli azeri avevano già messo a posto le cose con la vittoria prima del limite firmata nei supermassimi da Makhmudov ai danni del romeno Mihai Nistor (con la maglia di Italia Thunder). Resta il rimpianto di una precoce eliminazione che esclude la formazione azzurra dalla lotta per il titolo, traguardo già raggiunto nell’edizione del 2012.