Corpo di
Polizia Penitenziaria

Come di consueto il “Lombardia Trophy” apre la stagione italiana del pattinaggio di figura: sulla pista dell’Ice Lab a Bergamo (13/15 settembre) non è mancato lo spettacolo e poi la classica manifestazione lombarda è anche l’unica tappa italiana delle Isu Challenger Series, il secondo circuito a livello mondiale in attesa del Grand Prix. Occasione importante per verificare l’impatto dei nuovi programmi sulle giurie: e, a giudicare dai punteggi ottenuti, di certo i pattinatori delle Fiamme Azzurre hanno fatto centro incantando pubblico e critica. A bucare lo schermo sono stati soprattutto Charlene Guignard e Marco Fabbri, al momento prima coppia azzurra della danza in attesa del rientro dei compagni di squadra Cappellini-Lanotte: bel punteggio nella “rythm dance” (76.03, con un pattinato molto pulito ed efficace), poi un libero di gran livello, premiato con 117.25 punti. Il totale ha lasciato a debita distanza i fratelli americani Rachel e Michael Parsons, già campioni del mondo juniores un paio di stagioni or sono.
A proposito di medagliati giovanili il nostro Matteo Rizzo – primo podio iridato del singolo juniores nella storia del pattinaggio italiano – ha iniziato con una splendida esibizione nello “short program” (85.51) e il giorno successivo ha replicato nel “free skating” (142.46): pur alla luce del nuovo codice, i punteggi vanno valutati molto positivamente, considerando che in pista è andato l’argento olimpico di Pyeongchang, Shoma Uno. Il campione giapponese ha dominato il campo, davanti all’argento europeo in carica Aliev e all’altro russo Lazukin, un emergente di grandi prospettive.

BERGAMO (13/15 settembre) Lombardia Trophy, Isu Challenger Series – singolo M: (1) Shoma Uno JPN 276.20, (2) Dmitriy Aliev RUS 250.55, (3) Andrey Lazukin RUS 243.45, (4) MATTEO RIZZO 227.97 (4SP/85.51 – 4FS/142.46); danza su ghiaccio: (1) CHARLENE GUIGNARD-MARCO FABBRI 193.28 (1RD/76.03 – 1FD/117.25), (2) Rachel Parsons-Michael Parsons USA 170.68, (3) Sara Hurtado-Kirill Khaliavin ESP 169.47