Corpo di
Polizia Penitenziaria

Se a Londra si voleva cancellare Budapest, l’operazione sembra essere perfettamente riuscita: ai British Open (11/12 maggio) la spedizione azzurra ha riscattato l’opaca prova degli Europei, raccogliendo nel complesso sette piazzamenti sul podio, e ha posto le basi per una stagione in progresso. Il fatto che si trattasse di un appuntamento del circuito ETU European Cup è abbastanza relativo: in realtà il campo dei partecipanti non era poi così diverso da una tappa continentale di Ijf World Cup come classificata in precedenza. Ed è per questo che le Fiamme Azzurre devono salutare con soddisfazione l’oro di bagnoli medagliaLorenzo Bagnoli nei 90kg e i due argenti raccolti dal giovane Massimiliano Carollocarollo medaglia negli 81kg e da una rinata Giulia Cantonicantoni giulia nei 70kg: magari un po’ di rammarico resta per il mancato impegno – pur annunciato alla vigilia – di  maddaloniMarco Maddaloni nei 73kg e di Alberto Borinborin alberto nei 100kg e per la precoce uscita di Diego Cressicressi diego nei 66kg, visto che il bergamasco era stato protagonista di una sensazionale prestazione ai Tricolori di Catania. Il trionfo di Bagnoli è basato non solo sulla riaffermazione della leadership nazionale, visto che in finale ha affrontato un giovane emergente come Fabio Miranda, ma soprattutto sulla superiorità dimostrata in tutto il torneo ai danni della “nouvelle vague” d’Oltremanica: nell’ordine Daley, Hall e Horley, tutti ragazzi già piazzati in manifestazioni internazionali di livello. E lo stesso Carollo ha dimostrato il suo valore in un tabellone che ha proposto sulla sua strada rivali tutt’altro che arrendevoli: in semifinale il polacco Jakub Kubienec, che nel turno precedente aveva eliminato un nome importante come quello del tedesco Sven Maresch. Un altro tedesco, Faruch Bulekulov, ha poi vendicato il più titolato compagno di squadra nel match per il titolo, ma l’argento del torinese rimane gagliardamente nella bacheca d’onore delle Fiamme Azzurre. Ultimo argento da parte di Giulia Cantoni, uscita un po’ delusa dall’esperienza degli Europei in Ungheria: ma la ragazza di Parma si è prontamente ripresa, travolgendo tutta la concorrenza fino alla finale sostenuta con Roxane Taeymans, una belga di apprezzabili credenziali agonistiche. Da qui si può solo ripartire.

Per l’archivio, i dettagli del percorso sostenuto dai nostri judoka a Londra: 66kg, (33) Diego Cressi (1T: S/Philipp Mackeldey GER); 81kg, (2) Massimiliano Carollo (1T: V/Jonathan Jacquet SUI, 32: V/David Miccoli NED, 16: V/Octavian Patrascu MDA, QF: V/Tom Reed GBR, SF: V/Jakub Kubieniec POL, F: S/Faruch Bulekulov GER); 90kg, (1) Lorenzo Bagnoli (1T, 16: V/Nicholi Daley GBR, QF: V/Gary Hall GBR, SF: V/Michael Horley GBR, F: V/Fabio Miranda ITA); 100kg: NC Alberto Borin rit; 70kg, (2) Giulia Cantoni (1T, 16: V/Heloise Lacouche FRA, QF: V/Ebony Drysdale-Daley GBR, SF: V/Melanie Gerber GER, F: S/Roxane Taeymans BEL)