icoatletica badminton icocanoa icociclismo icojudo icokarate icolotta iconuoto icopattinaggio icopentathlonmoderno icopugilato icoscherma icosollevamentopesi icosportequestri icosportghiaccio icosportinvernali icotaekwondo icotiroarco icotiroavolo icotriathlon icovela
Ice Sports

Ghiaccio, leggenda Kostner, Cappellini-Lanotte ancora d'argento

Jan

29

2017

Dietro l’aspetto coreografico, quello che incanta il pubblico dei non-specialisti ad ogni latitudine, il pattinaggio di figura nasconde ore ed ore di esercizio durissimo, anche sotto il profilo fisico: ed è per questo che la decima medaglia europea di Carolina Kostner – un bronzo, come in occasione del primo podio di Lione 2006 – sa di leggenda. Poche, pochissime specialiste sono state in grado di gareggiare ad altissimo livello per un periodo così lungo e il fato di aver salito quei gradini a undici anni dalla prima volta è un autentico record di longevità. Ma Carolina ha fatto di più: è tornata ad altissimo livello dopo un’assenza di oltre due anni, per una vicenda tanto amara quanto controversa, sulla quale si sono riversati fiumi d’inchiostro. Il fatto di aver sentito il costante sostegno degli appassionati, oltre ad una forza di carattere non comune, ha di certo contribuito al rientro della veterana portacolori della Polizia Penitenziaria. Stavolta, agli Europei di Ostrava (25/29 gennaio), le sono arrivate davanti solo due ragazzine russe, di tanto più giovani della fiamma azzurra: appena 16 anni Evgeniya Medveyeva – un oro mondiale e due europei nelle stagioni in contumacia di Carolina – e solo diciottenne Anna Pogorilaya, un bronzo iridato e tre medaglie continentali nelle ultime apparizioni titolate.

Il programma targato Kostner è quello approvato dal guru Aleksey Mishin, che della gardenese ha curato la preparazione in questi ultimi mesi: Il “Dio del Tuono” e la musica dei Led Zeppelin per il corto, le classiche note di Vivaldi per il “free skating”. Poi la sua capacità tecnica e la magia del suo talento interpretativo: una miscela straordinaria, che non finisce di stupire la platea. Il tutto per un punteggio che arriva ad appena sei lunghezze dalla migliore Carolina di sempre, quella del bronzo olimpico di Sochi.

Sull’argento della danza su ghiaccio, quello che è andato al collo di Anna Cappellini e Luca Lanotte, c’è l’ombra di un giallo: quello che si è consumato fino alla tarda sera di giovedì, con una penalizzazione che è apparsa sì motivata dalle immagini, ma del tutto intempestiva dal punto di vista regolamentare. Procedura irrituale, se ce n’è mai stata una nel mondo del ghiaccio: con la copia delle Fiamme Azzurre uscita da leader nel programma corto e poi retrocessa al secondo posto dopo una revisione quasi clandestina dell’esercizio, per una segnalazione anonima e velenosa. A quel punto, dicono le norme della disciplina, non si sarebbe più potuto intervenire: ma la giuria lo ha fato lo stesso e la deduzione prevista – per un elemento aggiuntivo che era sfuggito in sede di primo giudizio - è stata applicata ugualmente.

In una situazione del genere, con una classifica molto corta, anche l’aspetto piscologico può aver giocato un ruolo: il merito di Anna e Luca è stato quello di non abbattersi, di continuare a lottare per l’alloro più prestigioso. Che, ancora una volta, è andato ai transalpini Papadakis e Cizeron (terzo oro di fila): ma il tandem della Polizia Penitenziaria è arrivato per la quinta volta consecutiva in zona medaglia, anche qui una dimostrazione di serietà e continuità che ha pochi eguali tra gli specialisti delle lame. E che ci siano perfino margini di miglioramento lo hanno detto i nuovi primati nazionali nella “short dance” (ritmi di Blues e Boogie Woogie) e nel totale, dopo un libero praticamente all’altezza delle migliori interpretazioni (qui con l’aiuto musicale di “Luci della Città” firmato Charlie Chaplin).

Per completare le note positive, due sesti posti da parte degli altri nostri rappresentanti: quello nelle copie di artistico con Ondrej Hotarek – praticamente a casa, sulla pista dell’Ostravar Arena – che ha duettato con grande maestria con la partner Valentina Marchei, e quello di Charlene Guignard – accompagnata da Marco Fabbri – nella prova di danza. E la nuova arrivata in Fiamme Azzurre ha vissuto anche il brivido di ritrovarsi dopo il corto a ridosso del podio: merito di un programma di grande spessore sulle note di “Grease”, anche se poi i due azzurri sono stati pesantemente penalizzati nella “free dance”. Ma il bilancio complessivo è di quelli che fa sorridere.

OSTRAVA (25/29 gennaio) Campionati Europei di pattinaggio di figura – danza su ghiaccio: (1) Gabriella Papadakis-Guillaume Cizeron FRA 189.67, (2) ANNA CAPPELLINI-LUCA LANOTTE 186.64 (2/75.65 + 2/110.99), (3) Ekaterina Bobrova-Dmitry Solovyev RUS 186.65, (6) CHARLENE GUIGNARD-Marco Fabbri ITA 163.68 (4/70.46 + 7/93.22); copie artistico: (1) Evgeniya Tarasova-Vladimir Morozov RUS 227.58, (2) Aliona Savchenko-Bruno Massot GER 222.35, (3) Vanessa James-Morgan Cipres FRA 220.02, (6) Valentina Marchei-ONDREJ HOTAREK ITA 191.93 (6/6.53 + 6/125.40); singolo F: (1) Evgeniya Medvedyeva RUS 229.71, (2) Anna Pogorilaya RUS 211.39, (3) CAROLINA KOSTNER 210.52 (3/72.40 + 2/138.12)