“Amate la Polizia penitenziaria come l’ha amata Imma”

Mar

07

2024
Assistente Capo Coordinatore Imma Cavagnuolo (foto:Barbara Cardini)
Assistente Capo Coordinatore Imma Cavagnuolo (foto:Barbara Cardini)

 

“Siamo qua per ricordare un donna che ha amato la divisa come pochi, che l’ha amata con qualità professionali indubitabili e con qualità umane che brillavano da lontano. Imma era la gioia di vivere, la gioia di indossare una divisa, l’orgoglio di indossare quella divisa”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove intervenendo alla cerimonia di intitolazione di un edificio della Scuola di formazione e aggiornamento “Giovanni Falcone” di Roma alla memoria dell’assistente capo coordinatore di Polizia penitenziaria Immacolata Cavagnuolo, scomparsa prematuramente meno di un anno fa.

“Sono fiero che i ragazzi del 182° corso, del 183°, del 184° e di tutti i corsi che verranno incontreranno un nome, Imma Cavagnuolo, in questa palazzina e in questa scuola di formazione. Il Corpo di Polizia penitenziaria – ha concluso il sottosegretario – è un Corpo glorioso che amo visceralmente. Ma sono certo che potrebbe essere ancora migliore se ci fossero tanti come Imma”.

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Alla cerimonia, che si è svolta di fronte al Reparto d’onore che fra qualche giorno sarà schierato in piazza del Popolo a Roma, in occasione della cerimonia per il 207° anniversario di fondazione della Polizia penitenziaria, sono intervenuti i vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. “Noi dobbiamo insegnare l’ammirazione per questo modello di poliziotto penitenziario, silenzioso ma determinato, non appariscente ma pronto a offrire il proprio sacrificio e anche quello della sua famiglia per spirito di servizio”, ha sottolineato il capo del Dap Giovanni Russo. Che, rivolgendosi al figlio di Imma, presente alla cerimonia, ha espresso un auspicio: “Mi auguro che domani Luca o i suoi amici possano varcare il cancello di questo nostro istituto e sfilare sotto questa targa avendo deciso di far parte formalmente della nostra famiglia. Lo faranno anche grazie all’esempio che Imma ha dato a tutti noi”.

E un augurio ha voluto esprimere anche il marito di Imma, Massimo Sontino, “a tutti quelli che oggi sono schierati e a quelli che verranno in futuro: di amare la Polizia penitenziaria come l’ha amata Imma”.

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La cerimonia si è conclusa con la scopertura della targa alla memoria dell’assistente capo coordinatore e la benedizione di don Marcello Bussotti.