Boxe, per Mangiacapre un mondiale a tinte gialle
set
01
2017
Un giudizio contrastato gli aveva tolto la medaglia agli ultimi Europei in Ucraina: ora Vincenzo Mangiacapre è stato fermato al primo step del suo percorso mondiale nei 69kg per un verdetto ribaltato, dopo essere stato dichiarato vincitore sul ring. Opposto al kazako Ablaikhan Zhussupov nel turno degli Ottavi, a Vincenzo l’arbitro americano del match ha alzato il braccio come vincitore per la ferita dell’avversario nel terzo round. A quel punto sembrava fatta, ma la giuria di Amburgo (26 agosto/2 settembre) ha rivisto l’esito in quanto al momento dello stop Zhussupov risultava in vantaggio (risicato …) sul tabellino dei punti. Un giudizio corretto sotto il profilo strettamente regolamentare, ma che stride con lo spirito di uno sport di combattimento come la boxe: se un pugile non è in grado di concludere il match, non può essere considerato vincitore a pieno titolo.
Fatto sta che il successivo ricorso della delegazione italiana è stato respinto, Mangiacapre è tornato a casa e il kazako ha concluso la sua avventura sul podio, con la medaglia di bronzo.
AMBURGO (26 agosto/2 settembre) Campionati Mondiali elite di pugilato – 69kg: (1) Shakhram Giyasov UZB, (2) Rosniel Iglesias CUB, (3) Ablaikhan Zhussupov KAZ e Abbas Baraou GER, (9) VINCENZO MANGIACAPRE (32: bye, 16: S/Ablaikhan Zhussupov KAZ 0-4/28-28, 27-29, 27-29, 27-29, 27-29, prima KOT R3 1:45)