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Taekwondo

Taekwondo, tricolore triste per Federica Mastrantoni

nov

22

2013

La Puglia del campione olimpico di Londra 2012 Carlo Molfetta è stata la città prescelta dalla Fita per il primo Campionato Italiano assoluto del nuovo quadriennio Olimpico, forse per caso o forse perché sarà sembrato benaugurante ricominciare il cammino verso Rio de Janeiro 2016 nella terra che ha dato i natali al primo campione olimpico della storia italiana del taekwondo. Dunque nella splendida cornice del Palaflorio di Bari, dal 22 al 24 novembre 2013, circa 400 atleti si sono contesi il massimo titolo tricolore in ben sedici categorie di peso tra gare maschili e femminili, facendo registrare tra l’altro il record di partecipazione agonistica mai raggiunto prima.
Buona anche la presenza di pubblico nella tre giorni di gare: tifosi, parenti degli atleti, ma anche molti curiosi e studenti delle scuole locali, hanno assiepato le tribune del Palasport che con i suoi 5000 posti è spesso meta di importanti eventi musicali e sportivi.
Per le Fiamme Azzurre occhi puntati soprattutto sul venerdì di apertura della competizione per la presenza in gara di Federica Mastrantoni nella categoria 53kg. La partecipazione di Federica, per la verità, è stata in dubbio fino all’ultimo momento data la condizione fisica non al top ed un periodo di avvicinamento all’evento non proprio favorevole. Nonostante ciò la campionessa di Velletri ha voluto onorare l’impegno ed essere presente dando tutto ciò che poteva. Dopo aver rotto il ghiaccio senza troppe insidie contro Margherita Ramella della Scuola Taekwondo Genova, superata per 6 a 4 ( con parziali di 4 a 0 e 5 a 1 nei primi due round), agli ottavi le è stata fatale Serena Napolano della A.S.D Canguro, campionessa italiana uscente, che nell’edizione 2012 l’aveva battuta di misura nella finale di Roma. Di misura per la verità è stata anche la vittoria di questa edizione del campionato, con un 3 a 2 maturato dopo tre round di assoluto equilibrio agonistico e di punteggio, in cui l’avversaria campana è riuscita a far prevalere la fisicità sulla tecnica della nostra portacolori. Oltretutto Federica è stata costretta poi al ritiro per problemi fisici, saltando i ripescaggi per il bronzo. In ogni caso il primo importante risultato di riavvicinarsi alle competizioni agonistiche di alto profilo si può dire compiuto ed anche questa, per un’atleta che pareva aver perso la fiducia nei propri grandissimi mezzi, è una buona notizia.