Al Dap il saluto di Renoldi alla presenza del Ministro

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2023
Il ministro Nordio al Dap per il commiato di Carlo Renoldi
Il ministro Nordio al Dap per il commiato di Carlo Renoldi

 

“Questi momenti di transizione o di passaggio di consegne fanno parte della fisiologia della democrazia. Ciò non impedisce che vi sia una certa malinconia nel congedarci da una persona di alta eticità oltre che di professionalità come quella del Presidente che oggi ci saluta”. Ha esordito così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo intervento all’incontro di commiato dell’ex capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi, tenutosi  stamani nella sede dipartimentale di largo Luigi Daga.

Il ministro Nordio ha sottolineato alcuni passaggi con cui si è trovato in particolare sintonia con Renoldi, nei mesi che hanno preceduto la nomina del nuovo capo DAP, Giovanni Russo, “in particolare il principio del garantismo a cui mi sono sempre ispirato”. Un principio che poggia, ha ricordato il Guardasigilli, “su due postulati: presunzione d’innocenza e certezza di esecuzione di una pena equilibrata, certa, immediata e proporzionata al crimine che è stato commesso”. Una pena che deve restituire persone migliori alla società, ha aggiunto Nordio, non solo tramite la sua umanizzazione ma anche attraverso lo stimolo al lavoro, all’esercizio fisico, intellettuale ed etico. “Attività che sono perfettamente compatibili con l’esigenza del mantenimento della sicurezza e anche con la funzione repressiva della pena. Nell’esercizio di questo equilibrio, il presidente Renoldi ha mostrato una mirabile professionalità”, ha concluso il Ministro, augurando al magistrato cagliaritano di poter avere in futuro l’occasione di tornare a occuparsi, magari anche in altra veste, di questa materia.

La nomina di Carlo Renoldi alla guida del DAP era stata proposta dall’ex ministra della Giustizia Marta Cartabia e approvata dal precedente Governo, nel marzo dello scorso anno. Il magistrato riprenderà ora la sua attività in Cassazione.

Nel corso del suo saluto, l’ex capo Dap ha tracciato una breve sintesi del lavoro in questi mesi, ricordando in particolare alcune circolari come quella sulla media sicurezza e quella sui suicidi – “fenomeno ahimè nient’altro che risolto….”, ha chiosato Renoldi. Un altro passaggio del suo saluto ha riguardato invece i diversi provvedimenti attualmente in cantiere al Dipartimento.

“Auguro al ministro Nordio di realizzare il disegno più volte espresso, e che condivido, di costruire un carcere che sappia coniugare umanità, riscatto delle persone detenute ed esigenze di sicurezza della comunità”, ha detto Carlo Renoldi, il quale ha tenuto a ringraziare i suoi collaboratori più stretti e tutto il personale che ha concorso a elaborare quanto realizzato durante il suo mandato.

“E’ giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”, ha concluso, citando un passaggio della II lettera di San Paolo a Timoteo. “Una fede laica nella Costituzione e nei suoi valori. Ho inserito qualche tassello nel cantiere sempre aperto del carcere, i cui lavori potranno essere implementati o modificati dalla nuova governance. Nell’attesa di una vera riflessione su una riforma strutturale non solo del carcere ma di tutta l’Amministrazione penitenziaria”.