Firmato dal Ministro della Giustizia Paola Severino il decreto delle nuove piante organiche della Polizia Penitenziaria

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Roma, 25 marzo 2013: “Era dal 1990, anno della Riforma del Corpo, che si aspettavano le piante organiche della Polizia Penitenziaria, un atto atteso da 22 anni e soprattutto uno strumento di trasparenza e di razionalizzazione delle risorse umane, importante per il buon funzionamento degli istituti e dei servizi amministrativi, centrali e territoriali. Con il decreto sulle nuove dotazioni organiche firmato dal Ministro della Giustizia il 22 marzo scorso siamo giunti, dunque, a un passaggio di radicale innovazione”.

Con queste parole il Capo del DAP Giovanni Tamburino commenta un risultato che può dirsi “epocale”, frutto di un lavoro complesso sviluppatosi con ritmi serrati nel corso del 2012. “Ringrazio tutti miei collaboratori, in primis il direttore generale del personale e della formazione Riccardo Turrini Vita e la direzione generale a cui va il mio elogio per l’ottimo lavoro svolto. Questo argomento fu uno dei primi indicati dalle Organizzazioni sindacali. Ho preso un impegno. Ecco la risposta”.

Il  D.M del 22 marzo 2013 stabilisce la nuova dotazione organica in 45.121 unità e, per la prima volta, le stabilisce distinte per istituti penitenziari e servizi amministrativi, centrali e regionali. Luigi Pagano, vice capo del DAP, sottolinea che il decreto costituisce un ulteriore passo sulla strada del decentramento, già iniziato con il progetto dei circuiti regionali ed  evidenzia i benefici, in termini di operatività, che ne derivano “soprattutto in riferimento al fatto che ci sono carceri, aperte dopo il 2001, anno in cui fu stabilita la dotazione organica complessiva del Corpo, che, sino a oggi, hanno funzionato con personale di Polizia Penitenziaria distaccato da altre sedi.” Simonetta Matone, vice capo vicario del DAP con delega al personale, non nasconde la propria soddisfazione per esseregiunti a un provvedimento “che tutela il personale nel diritto ad avere la stabilizzazione nella propria sede, giunta, in molti casi, dopo anni di distacco, situazioni che influiscono anche sulla tranquillità familiare con ripercussioni positive sulla qualità del lavoro”.

Un provvedimento, quindi, rimarca il Capo del DAP, “che ‘snellisce’, come richiesto anche dai Sindacati, le assegnazioni presso i servizi amministrativi a favore del personale che opera in prima linea all’interno degli istituti. Le nuove dotazioni organiche - continua Tamburino - non hanno inteso ridimensionare l’importanza del lavoro svolto dalla Polizia Penitenziaria fuori dalle sedi penitenziarie, che per professionalità e qualità è indispensabile alla gestione del sistema, quanto piuttosto ne razionalizzano l’impiego secondo le effettive esigenze e necessità. Tengo a evidenziare – spiega il Capo del DAP – come uno dei punti di maggiore forza sia stato il notevole ridimensionamento delle unità di personale in servizio nella sede centrale del Dipartimento che con le nuove dotazioni organiche siamo riusciti a ridurre dalle 850 unità attuali a circa 500.”

Ecco in sintesi le tabelle delle nuove piante organiche decretate:

Dotazione organica complessiva: 45.121 unità

Unità di Polizia Penitenziaria distribuite tra i 16 Provveditorati da impiegare negli istituti penitenziari: 41.335

Unità di Polizia Penitenziaria destinate a Uffici e Servizi Centrali: 2786 (una diminuzione di oltre mille unità rispetto ai numeri attuali)

così distribuiti:

Uffici PRAP: 886

Scuole di formazione e aggiornamento: 143

Uffici di esecuzione penale esterna: 334

Amministrazione centrale: 1179 - comprende, oltre a tutti gli Uffici e Servizi centrali del DAP, anche il GOM (Gruppo Operativo Mobile il cui personale è addetto ai servizi di vigilanza e traduzione dei detenuti sottoposti a regime ex 41-bis), l’Ufficio per la sicurezza personale e per la Vigilanza (USPEV), il Nucleo investigativo centrale (NIC), l’Istituto Superiore di Studi penitenziari (ISSPe).

Specializzazioni (Unità cinofile, Unità ippomontate, Settore navale): 244

1.000 le unità assegnate unità di Polizia Penitenziaria alla Giustizia minorile

Il Capo del DAP infine rassicura che il rientro del personale in esubero, distaccato presso le sedi amministrative centrali e regionali, sarà graduale e comunque oggetto di contrattazione con le Organizzazioni sindacali, valutando ogni singola posizione con criteri di trasparenza e oggettivit.