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  • (aggiornamento 6 settembre 2023) Il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre è stato costituito con Decreto Ministeriale 25 luglio 1983, su iniziativa del magistrato Raffaele Condemi e del campione olimpico dei 200 metri Pietro Mennea. Attivo dalla stagione agonistica 1985, si è imposto negli anni con i suoi atleti ai massimi livelli in campo nazionale ed internazionale.
  • Il Gruppo Sportivo è attualmente costituito in 23 sezioni sportive: atletica leggera, canoa, ciclismo, judo, lotta, karate, nuoto, sollevamento pesi, danza sportiva, pentathlon moderno, pugilato, scherma, sport equestri, sport del ghiaccio, sport invernali, tennis tavolo, tiro a volo, tiro con l’arco, triathlon, vela, tiro dinamico sportivo, sport paralimpici ed inoltre dall'anno 2019 ha inglobato quale sezione sportiva del calcio la compagine del Corpo denominata Astrea.
  • Dalla prima partecipazione ai Giochi Olimpici estivi, risalente all’edizione di Seul 1988, e fino ai Giochi di Tokio 2021, circa 120 atleti della Polizia penitenziaria hanno avuto l’onore di far parte delle spedizioni azzurre ai Giochi: il primo podio olimpico è arrivato a Barcellona 1992, per merito del pentathleta Roberto Bomprezzi, bronzo nella prova a squadre. A questo alloro sono seguite altre undici medaglie olimpiche: quattro portano la firma di Giovanni Pellielo, che nelle sue sette partecipazioni nella "fossa olimpica" ha conquistato il bronzo a Sydney 2000, argento ad Atene 2004 e poi a Pechino 2008 ed a Rio de Janeiro 2016, un’altra medaglia di bronzo è stata conquistata dalla ciclista Tatiana Guderzo, nella prova su strada in linea di Pechino 2008. Dalla partecipazione ai Giochi di Londra 2012 sono arrivati altri tre podi olimpici: un argento ed un bronzo dal pugilato, rispettivamente con Clemente Russo (pesi massimi) e con Vincenzo Mangiacapre (pesi superleggeri), ed una medaglia di bronzo con lo sciabolatore Aldo Montano nella prova a squadre. Oltre la medaglia d'argento ottenuta nell'edizione dei Giochi del 2016 a Rio de Janeiro dal tiratore Pelliello, altre tre medaglie sono arrivate nell'edizione di Tokyo 2021 con l'argento individuale nel sollevamento pesi di Giorgia Bordignon e nella scherma a squadre dello scibolatore Aldo Montano. Nella stessa edizione é arrivata la prima medaglia d'oro olimpica delle Fiamme Azzurre nella prova inseguimento a squadre del ciclismo su pista dall'attleta Francesco Lamon.
  • Il debutto nei Giochi Olimpici invernali è avvenuto a Torino 2006, con il bobista Omar Sacco e con la pattinatrice Carolina Kostner, che ha avuto anche l’onore di rivestire il ruolo di portabandiera della delegazione olimpica italiana. E cinque sono state le presenze (su sei atleti allora in organico nelle discipline della neve e del ghiaccio) registrate nella successiva edizione di Vancouver 2010, con il miglior piazzamento (sesto posto) della specialista dello “short track” Cecilia Maffei che nell'edizione del 2018 dei Giochi conquisterà la medaglia d'argento. Tuttavia la prima medaglia nella rassegna olimpica invernale è invece giunta a Sochi 2014: in terra russa Carolina Kostner, alla terza partecipazione nei Giochi, ha conquistato il bronzo e la nazionale di pattinaggio di figura – composta quasi al completo da atleti della Polizia Penitenziaria grazie alle coppie di danza su ghiaccio (Anna Cappellini-Luca Lanotte) e di artistico (Stefania Berton-Ondrej Hotarek) – ha sfiorato il podio (quarto posto a squadre). Un traguardo importante anche per Deborah Scanzio: a Sochi la freestyler delle Fiamme Azzurre ha chiuso la sua terza Olimpiade con l’11° posto nei “moguls” (dopo il 9° del 2006 e il 10° del 2010).
  • Un eccellente riscontro ha avuto anche l’impegno nel settore dello sport paralimpico, avviato nel 2007 a seguito del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico: nei Giochi estivi di Pechino 2008 hanno debuttato alle Paralimpiadi due atleti delle Fiamme Azzurre, con un prestigioso palmarés di un oro e due bronzi ottenuti nel ciclismo da Fabio Triboli, mentre a Vancouver 2010 la partecipazione degli sciatori ipovedenti Gianmaria Dal Maistro e Tommaso Balasso ha portato 2 argenti e 4 bronzi nelle specialità alpine. Dai Giochi Paralimpici di Londra 2012 sono giunti un argento, con l’arciera Elisabetta Mijno, ed un bronzo, con lo spadista Matteo Betti. Dalle paralimpiadi di Rio de Janiero sono arrivate 5 medaglie con 1 argento  e 4 bronzi conquistati da Alberto Simonelli, Elisabetta Mijno, Giancarlo Masini, Andrea Tarlao ed Alivise de Vidi. Le paralimpiadi di Tokyo 2021 hanno consegnato al Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre 20 medaglie di  cui tre oro, 8 d'argento e 9 di bronzo. Giulia Terzi, Xenia Francesca Palazzo, Arianna Talamona, Simone Ciulli, Anna Barbato, Elisabetta Mijno, Stefano Travisani, Sara Morganti, Giovanni Achenza, Oney Tapia e Federico Morlacchi sono attleti paralimpici che hanno contribuito al raggiungimento di questo eccellente palmares. Grazie all'impulso del Corpo di Polizia Penitenziaria é stato introdotto nell'ordinamento giuridico il decreto legislativo 28 febraio 2021, n. 36, recante " Attuazione nell'articolo 5 della legge 8 agosto 2019. n. 86" attraverso il quale gli attleti paralimpici sono entrati a far parte dell'organico in data 12 maggio 2023 i primi cinque attleti paralimpici.
  • Nei primi quarnt ’anni di attività, le Fiamme Azzurre hanno contribuito in maniera non episodica alle fortune dello sport italiano, con la conquista di numerose medaglie nei Campionati Mondiali (53 d’oro, 52 d’argento, 83 di bronzo) e nei Campionati Europei (74 ori, 71 argenti, 98 bronzi) delle varie discipline: come pure importante è stato il contributo offerto nelle manifestazioni internazionali titolate di categoria giovanile e paralimpica, nei Campionati Mondiali Universitari e nei Giochi del Mediterraneo.
  • Quanto ai titoli nazionali, l’elevato livello delle selezioni per l’accesso nel Gruppo Sportivo ha progressivamente portato nelle file delle Fiamme Azzurre la massima espressione dello sport italiano, per un totale che si avvia a toccare in un futuro ormai prossimo le 1000 maglie tricolori complessive (individuali e a squadre).
  • Allo stesso modo l’Amministrazione penitenziaria è stata attenta ad interpretare il segno dei tempi, avviando iniziative di portata storica non solo per le vicende delle Fiamme Azzurre bensì per l’intero sport italiano: il già ricordato “Protocollo d’Intesa” del 12 luglio 2007 ha sancito per la prima volta la formale e coordinata collaborazione di un Gruppo Sportivo, espressione delle Forze Armate e dei Corpi di Polizia ad ordinamento civile e militare, a favore dello sport per atleti disabili, fino alla loro definitiva assunzione nel Corpo con l'ntrodizione con le già citate disposizioni normative. E proprio per impulso dell’Amministrazione penitenziaria è stata regolamentata per la prima volta la procedura di un apposito reclutamento riservato agli atleti normodotati, per titoli sportivi, grazie al D.P.R. 30 aprile 2002 n. 132: uno strumento che ha contribuito a mantenere su livelli di razionale sostenibilità il progressivo inserimento dei nuovi arrivi nei Gruppi Sportivi della Polizia penitenziaria.